Giuse Rogolino

Scultore, pittore, orafo, videodesigner e giornalista.
Il 1975 è l’anno di esordio, come artista professionista, con la prima mostra personale di scultura alla Galleria d’arte “Il Babuino” in via del Babuino a Roma. Lo scrittore Ugo Moretti che presentò le opere in catalogo, definì Rogolino l’artista delle mani.
La seconda personale fu presentata alla Galleria La Sfinge di Formia nel 1976 e nel 1977 la terza, alla Galleria d’arte La Meridiana a Verona, in cui furono vendute tutte le sculture presenti in galleria, a collezionisti come il conte Calvi di Bergolo e l’imprenditore Gianni Zonin.
Nel 1977 gli viene commissionato dallo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, un monumento di trenta metri di altezza, in pietra e bronzo, dedicato a Ciro il Grande, da porre nell’omonima piazza ne quartiere Eur di Roma. A causa della rivoluzione popolare khomeynista, sorta in Iran il 7 gennaio del 1978, l’opera monumentale è rimasta incompiuta.
Tra il 1977 e il 1978 nel pieno degli “Anni di Piombo”, nelle cave di pietra di Marino, Rogolino scolpisce, in cinque metri cubi di pietra, il monumento “Contro ogni violenza”, che il 30 settembre del 1980 verrà posto in Largo Igea (oggi PiazzaWalter Rossi) a Roma, in memoria del giovane studente di sinistra Walter Rossi, ucciso nel ’77 durante una manifestazione studentesca. Tale opera è stato inserita ufficialmente dal Ministero dei Beni Culturali tra i monumenti di Roma.
Nel 1979 Rogolino realizza due affreschi, nella Scuola di Polizia di Peschiera del Garda, ex Fortezza Asburgica.
Nello stesso anno, a 26 anni, Rogolino viene inserito nella selezione del Dizionario degli Artisti Italiani del XX secolo – Giulio Bolaffi editore.
Nel 1981 aderisce alla nascita del gruppo Narcissus teorizzato dal prof. Giorgio Di Genova dando vita alla corrente artistica della Narciso-arte/Riflessivi. La prima esposizione, nel 1982, si tiene presso l’Istituto Italo Latino Americano di Roma. Successivamente, ancora a Roma, alla galleria Arti Visive; all’ExpoArte di Bari; all’Art-Basel di Basilea; alla galleria Plusart di Mestre, nel 1983 alla galleria Pantha Arte di Como e alla Galleria Ezio Pagano di Bagheria. Nel 1984 viene invitato alla Biennale di Venezia, ma si ritira per dissenso nei confronti del direttore Maurizio Calvesi (pur essendo nel catalogo della Biennale). Nel 2003, presso lo studio d’arte Canova a Roma, ha presentato un nuovo filone artistico chiamato: METAEICON, frammenti di fotogrammi d’inviati di guerra su pittosculture in ferro ossidato. Nello stesso anno ha realizzato l’opera “Il vento dello Spirito”, tabernacolo in bronzo per la chiesa salvatoriana Gesù Divin Salvatore in Roma. Rogolino nel 2010 è stato inserito nella prestigiosa opera editoriale: “Storia dell’arte italiana del ‘900. Generazione anni quaranta tomo2” Ed. Bora. L’opera completa “Storia dell’arte italiana del ‘900 – per generazioni” è stata presentata il 25 settembre 2012 dal prof. Giorgio di Genova, storico e critico dell’Arte contemporanea, all’Accademia di Belle Arti di Roma. L’opera dell’artista è trattata anche nell’ultima pubblicazione “Percorsi d’arte in Italia” edizioni Rubettino 2014. Nel 2016 ha realizzato la prima Neth in scala del Programma Connessus posta nel cortile interno del Palazzo della Cultura di Catania (due facce dell’opera ospitano il contributo dell’artista Giusy D’Arrigo co-fondatrice di Connessus). Le Neth fanno parte dell’ambizioso “Programma Internazionale Connessus”, che coinvolge intellettuali ed artisti di livello internazionale, su tematiche mirate alla salvaguardia della Casa Comune: la Terra.
Hanno scritto di lui, tra gli altri, Ugo Moretti, Carmelo Strano, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Berenice, Luigi Lambertini, Vanni Ronsisvalle, Palma Bucarelli, Valerio Mariani, Alessandro Mozzambani, Laura Turco Liveri, Guendalina Fiammenghi e Domenico Rea, scrittore e giornalista napoletano, vincitore del Premio Strega nel 1992.

Dal 2000

Nel 2003, presso lo studio d’arte Canova a Roma, ha presentato un nuovo filone artistico chiamato: METAEICON, una serie di opere ispirate a “fotogrammi di guerra” su pittosculture in ferro ossidato.

Sempre nel 2003 vede la luce l’opera “Il vento dello Spirito”, un altorilievo in bronzo “porta” del tabernacolo per la chiesa salvatoriana Gesù Divin Salvatore in Roma.

Nel 2006, per la chiesa Mater Salvatoris presso la sede della Provincia Italiana dei Salvatoriani in Roma, realizza il crocifisso dell’altare, le vetrate dell’abside e del portale d’ingresso, e l’altorilievo policromo in terracota “Il Figlio e il padre”.

Nel 2008, per la sede generalizia delle suore Dorotee in Roma, ha modellato un crocifisso in bronzo posto nel giardino principale.

Nel 2012 realizza una vetrata nella Cappella Santa Chiara del Centro Rai di Saxa Rubra a Roma, raffigurante la “Mater Salvatoris”, la Madonna della Comunicazione.

 

Dal 2014

Il 22 febbraio 2015, nella Cappella dell’Adorazione Perpetua della chiesa San Giovanni Battista de la Salle in Roma, alla presenza del card. Ennio Antonelli, viene presentata al pubblico la vetrata artistica policroma raffigurante Cristo Pantocratore tra San Giovanni evangelista e la Madonna col Bambino, larga mt. 8,30 ed alta mt. 3,40. Un omaggio dell’artista all’Iconografia classica greco-ortodossa.

Nel 2016 ha esposto  le sue opere, con il gruppo Connettori d’Arte, alla 12ª Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea Arte Genova 2016.

Nel 2019 ha partecipato con un suo quadro, “Fatimah – Orange19” dedicato al movimento “Me Too“, all’evento artistico “La diversità al Femminile” al Mitreo Arte Contemporanea a Roma. 

Inoltre è ideatore e co-fondatore del Programma Connessus che è stato pensato con lo scopo di creare un’agorà interculturale, in cui far incontrare e interagire il mondo della cultura, su tematiche importanti per l’essere umano e il pianeta in cui vive. Le Arti visive, il Teatro, la Musica e il Cinema, sono i mezzi scelti per trasmettere i risultati raccolti a più persone possibile, con l’obiettivo di generare la scintilla in grado di riavviare un positivo processo di cambiamento, affinché il genere umano non sia più schiavo dell’avere, ma innamorato dell’“Essere”. Il 30 Aprile 2016, nel Museo Civico “Castello Ursino” di Catania, è stata inaugurata una mostra evento intitolata “Artisti di frontiera per i popoli in fuga” che ha ufficializzato la partenza del primo grande evento Connessus Europa, che nascerà in parco Gioeni a Catania.

Da marzo 2021 a marzo 2022, invitato dalla Sovrintendenza Capitolina, si dedica al ripristino del monumento alla memoria di Walter Rossi realizzato nel 1978, situato nell’omonima piazza di Roma, gravemente danneggiato la notte della Domenica delle Palme.

L’11 giugno 2022,  ha partecipato con una sua opera alla XXVII Edizione del Permio Cimitile nel complesso monumentale delle basiliche paleocristiane. Titolo della mostra: “Alla ricerca della forma dell’acqua. Artisti contemporanei per la salvaguardia del Pianeta” a cura di Giuseppe Bacci.

Dal 16 dicembre 2022 al 9 gennaio 2023, nella GARD Galleria Arte Roma Design, partecipa all’esposizione d’arte contemporanea a tematica ecologica: “La Materia Ri-Nata – Trash “Global” Metropolis”.

Il 12 Gennaio del 2023 Rogolino organizza la mostra “Art for the earth” nei locali dell’Auditorium San Pio X in Roma.

Il 31 marzo del 2023, nelle splendide sale della Medina Art Gallery di Roma, si inaugura la prima mostra antologica di Giuse Rogolino curata dalla dott.ssa Guendalina Fiammenghi con il titolo: “Ricomincio dal ventitrè”.

Dal 2023 è nel consiglio direttivo dell’Associazione culturale Greenaccord come consigliere per l’Area artistica. Greenaccord è un’associazione che si pone in ambito internazionale come “tavolo virtuale” aperto a tutti i professionisti dell’informazione e della comunicazione che abbiano il desiderio di approfondire i temi relativi all’ambiente e alla sua salvaguardia attraverso la propria opera di divulgazione e di tutti gli esperti dei vari settori che intervengono nel vasto panorama delle tematiche ecologiche.

In Rai dal 1980 al 2013

el Rogolino, nel 1980, inizia una nuova esperienza al TG1, la testata giornalistica più importante della Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A., per la quale ne progetta la Corporate Identity.

Tra le sue videopere di maggior rilievo, le sigle grafiche di: 90°MinutoTV7, TG1 (1990/98), Ping Pong, TGL’una, Primaditutto, Tg1 Sette, Italia Sera, TgRagazzi (prima edizione) e Filo Diretto.
Portano la sua firma molti murales scenografici realizzati per per importanti eventi storici, tra cui quelle per gli “Speciali” del Viaggio di Giovanni Paolo II a Sarajevo e quello di Madre Teresa di Calcutta.

È da segnalare il design del primo tavolo-scultura trasparente polifunzionale nelle news, realizzato al tg1 durante la direzione di Demetrio Volcic, i cui disegni sono stati richiesti da molte emittenti europee. Sempre al Tg1 ha creato la prima linea grafica di Uno Mattina.

Come art director ha presieduto il gruppo di studio della Direzione Generale della Rai, per il primo sito web della Rai.

Nel 1995, su invito del direttore di Mega Channel, progetta la Corporate Identity del telegiornale. La ristrutturazione tecnologica e la nuova immagine editoriale ideata da Rogolino, portò il Canale All-News, dal terzo al primo posto tra i Network greci.

La Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma lo ha più volte invitato per alcune lezioni sulla televisione del futuro. Sempre in relazione alle iniziative dell’Università è stato invitato dall’Istituto Cervantes come relatore sul tema: “Routines produttive del videodesigner: le pratiche creative della grafica tv nei telegiornali, sigle e corti a tema”.

Nel 1999 Rogolino lascia la direzione artistica del Tg1, per progettare l’immagine del primo e più complesso progetto multimediale deIla Rai Radiotelevisione Italiana, il Canale satellitare Rai News 24. Per questo lavoro, il 7 Aprile del 2002, a Villa D’Este (Cernobbio, Como), ha ricevuto il 32° Premio Smau Industrial Design. Nello stesso anno, con la V.E.A.(Videodesigners European Association), ha partecipato ha diverse rassegne di videoarte tra cui: “Serata Calvino” all’Accademia di Francia a Roma, “Nuove Frontiere” al Palazzo delle Esposizioni e “Nuovi percorsi per nuovi flaneurs: lo zapping tra le televisioni locali a Roma” sempre al Palazzo delle Esposizioni Sala Rossellini.

Nel 2001 ha progettato l’interfaccia del primo canale satellitare bilingue (italiano /arabo) della Rai: Rai Med.
Su invito della Co.Pe.A.M. (Conference of Mediterranean Audiovisual Operators), in collaborazione con France 3, Télévision Algérienne, 2M Casablanca ed altri paesi del mediterraneo, ha curato la Corporate Identity di “Terramed”, nuovo canale satellitare del mediterraneo. Sempre nel 2001 realizza il suo “Videodiario” sui fatti del noto G8 di Genova, le cui immagini sono state in parte utilizzate per il film “Diaz – Non pulire questo sangue” del regista Daniele Vicari.

Rogolino inoltre, ha curato  molti video tematici diffusi sul canale in occasione di eventi particolari o per campagne di rilevanza sociale come: OIM, Migra, Caritas, ANMIL (nel 2013 per l’Anmil ha fatto anche parte della giuria per il concorso “Corto Sicuro – 1° Concorso Nazionale per un Cortometraggio sulla sicurezza del lavoro” insieme ad altri giornalisti e registi come: Natalia Aspesi, Age Scarpelli, Ettore Scola e Marco Risi).

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